Condominio Medioevale – studio maresca –
Condominio medioevale IL COLOSSEO
Condominio medioevale ricco di laboratori di artigiani, stalle, merci e case private con soprammobili e ceramiche per cucinare.
Nel Medioevo ecco il Colosseo in versione condominio medioevale, con tanto di sottoscala e corridoi, ingressi privati, sub-locatari che firmavano veri e propri contratti d’affitto e l’arena dei gladiatori come spazio comune.
La fase abitativa dell’Anfiteatro risale al Medioevo ed è venuta alla luce grazie agli scavi condotti dalla Soprintendenza speciale ai Beni archeologici di Roma in collaborazione con l’Università Roma Tre. Gli studenti, diretti da Riccardo Santangeli Valenzani, professore di Archeologia medievale, e coordinati da Giulia Facchin, hanno scoperto uno degli accessi privati al Colosseo usati durante il Medioevo proprio all’interno di uno dei cunei, il numero 9. Si tratta di un ingresso con un cancello posto su una strada battuta che portava fino all’arena centrale, considerata nel condominio medievale “lo spazio comune, un disimpegno che non è mai stato occupato”. Durante una delle scuole di scavo che vanno avanti dal 2011, lo scorso anno la squadra di aspiranti archeologi aveva trovato un muretto del XII secolo, traccia delle delimitazioni di proprietà private. Si’, perché il Colosseo ha smesso di essere l’arena dei gladiatori “già nel VI secolo, ma dopo è sempre rimasto un segno fondamentale di Roma. Nel Medioevo- ha spiegato Santangeli Valenzani- è diventato un luogo di attività’ commerciali, con magazzini e stalle. I cunei venivano anche trasformati in abitazioni”. Segni tangibili della funzione abitativa, moltissime ceramiche rinvenute durante gli scavi che raccontano come cucinavano i medievali. Ma non solo: tra gli oggetti ritrovati, anche una piccola scimmietta in avorio, “probabilmente usata come pedina per giocare a scacchi o come soprammobile”. La riconversione del Colosseo a uso abitativo “risale alla fine del IX secolo e dura fino al XIV, fermandosi con il terremoto del 1849. E’ un’occupazione intensiva– ha detto il direttore del monumento, Rossella Rea- l’Anfiteatro era lottizzato e in gran parte affittato. Il denaro lo riceveva il convento dei frati di Santa Maria Nova, che si trova ancora qui vicino. Ci sono anche gli atti notarili di affitto e compravendita. Nel Settecento- ha detto ancora Rea illustrando gli scavi- qui ci vivevano anche degli eremiti, nella cappella ci sono le lapidi sepolcrali”. Sotto al muro del XII secolo, gli archeologi e gli studenti, che stavolta hanno lavorato insieme a 9 colleghi dell’American university of Rome, hanno scoperto anche un condotto fognario Flavio perfettamente integro.